L’anestesia epidurale è davvero invasiva?

L’anestesia epidurale o “peridurale” è una tecnica di analgesia parziale che viene effettuata da un medico anestesista al fine di ridurre in maniera significativa i dolori del parto; per alcuni si tratta di una vera e propria conquista per le donne, per altri, al contrario, è da considerarsi una pratica invasiva in grado di condizionare, rallentandolo, l’andamento fisiologico del parto. Proprio per questo motivo per molte gestanti la scelta di aderire o meno all’epidurale si trasforma in un vero e proprio dilemma.

Contro l’anestesia epidurale

Alcuni medici ritengono che l’epidurale sia una terapia farmacologica invasiva, assimilabile a una delle tante nefaste manifestazioni del progressivo fenomeno di medicalizzazione dell’evento nascita. Addirittura una parte di essi, più che per le controindicazioni in sé, ripudiano questo tipo di analgesia per motivi di natura religiosa: come si legge nel Vecchio Testamento, infatti, la donna è destinata a partorire con dolore. Ancora oggi, dunque, si ritiene che una buona madre, per essere considerata tale, debba soffrire.

D’altra parte esistono anche delle ragioni di natura economica che scoraggiano la pratica dell’epidurale: le Regioni, infatti, non rimborsano questo tipo di anestesia, ma è il nosocomio a doversi far carico delle spese.

A favore dell’epidurale

Per altri l’anestesia epidurale è da intendersi come il diritto di ciascuna donna a non dovere più partorire con dolore. Il mix di farmaci iniettato, infatti, elimina i dolori del travaglio, senza tuttavia inibire la forza muscolare. Va detto, d’altra parte, che essa non comporta effetti collaterali di sorta per il nascituro.

Questa pratica, che era già conosciuta durante la seconda guerra mondiale, a livello internazionale rappresenta una prassi consolidata, mentre in Italia viene ancora guardata con estremo sospetto.

Una cosa è certa : ciascuna donna deve essere libera di decidere come gestire il proprio parto, mentre l’equipe sanitaria, dal suo canto, dovrebbe limitarsi ad assisterla e a supportarla senza interferire con le sue personalissime scelte.

25 commenti

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  1. Io l’ho fatta, l anestesista bravissima non mi ha fatto male, e le contrazioni le sentivo lo stesso ma non avevo dolore!! .. E la rifarei assolutamente

  2. io non l’ho fatta, anche perche’ mi dissero che avrei rallentato il travaglio, in 8 ore ho partorito il primo fliglio, avendo anche la possibilita’ di muovermi e andare a passeggiare nel corridoio con il sosegno di mio marito, ho avuto sopratutto dolore ai reni dolorore per me abbastanza sopportabile

  3. Io per essere stato il primo parto sono stata piuttosto fortunata non ho avuto bisogno di epidurale è uscito in 50 minuti però l’unica cosa è che il parto me lo hanno indotto con il gel e li devo dire che non ho avuto una bella esperienza

    • Ci dispiace per questo brutto ricordo Valentina, e siamo sicuri che questa tua esperienza sarà d’aiuto a molte di noi 🙂