Ittero del neonato: tutto quello che bisogna sapere

Se il vostro bambino, a pochi giorni di distanza dalla nascita, assume un colorito giallastro, sicuramente è affetto da ittero neonatale. Si tratta di un fenomeno del tutto fisiologico assai comune che solitamente si risolve in poco tempo senza interventi esterni. Alcune volte però l’ittero permane ed è quindi necessario ricorrere a trattamenti specifici. Vediamo assieme quali sono i dubbi più frequenti delle mamme e papà che si ritrovano alle prese con un neonato con l’ittero.

L’ittero nel neonato e i suoi effetti sull’oganismo

L’ittero si presenta dai 2 ai 5 giorni di distanza dalla nascita e tende a sparire entro il compimento della prima settimana di vita. I neonati hanno una percentuale maggiore di globuli rossi nel sangue rispetto agli adulti e durante le prima ore dopo la nascita vengono ridotti in numero mediante la produzione della bilirubina. Il fegato ancora immaturo non riesce a smaltire il carico di bilirubina che arriva: ecco che dunque compare il colorito giallo, sintomo di una maggiore concentrazione di questa sostanza nel sangue.

Se però il colore giallastro oltre alla zona del viso riguarda anche braccia, gambe e busto, è necessario rivolgersi al pediatra curante o all’ospedale più vicino. In questi casi infatti il livello di bilirubina nel sangue è molto elevato ed è necessario sottoporre in neonato alla fototerapia con lo scopo di degradare più rapidamente le molecole di bilirubina.

Se l’ittero supera i livelli di guardia il neonato spesso presenta sintomi clinici assai evidenti come l’irritabilità, il torpore, un pianto anomalo e talvolta convulsioni. Sono tutti sintomi che segnalano un coinvolgimento importante del cervello e possono insorgere delle complicazioni non trascurabili.

La maggioranza dei bambini che nascono prima del termine manifesta l’ittero. L’80% di questi neonati viene trattato con a fototerapia per evitare che si innalzi troppo la quantità di bilirubina nel sangue. In genere se l’ittero si presenta in un bambino nato dopo la data presunta del parto, si risolve spontaneamente soprattutto se inizia a effettuare poppate regolari e viene idratato a sufficienza.

Cosa fare se il neonato ha l’ittero

La bilirubina viene smaltita regolarmente attraverso le feci e solo una minima parte viene riassorbita dal corpo nel tratto intestinale. Se però l’idratazione è scarsa e la motilità intestinale ridotta, ne viene riassorbita una quantità maggiore.

È dunque fondamentale che i genitori controllino bene il proprio figlio non appena notano la comparsa del colorito giallastro. Se interessa solo il volto non c’è da preoccuparsi ma se invece il problema si estende anche ad altre parti del corpo, è indispensabile rivolgersi subito al pediatra che consiglierà il da farsi prima che si possano verificare importanti effetti collaterali.

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