Sabbia nelle feci: quando ci si deve preoccupare?

Una delle cose a cui le neo mamme prestano più attenzione, soprattutto durante i primi  mesi di vita del piccolo, sono le feci. Un po’ perché dal numero delle feci si capisce quanto bene si sta alimentando il bambino, un po’ perché è una delle cose che più mettono in ansia i genitori, soprattutto se si tratta del primo figlio. E così si controlla consistenza, colore, eventuale presenza di muchi. Di quando in quando, però, può capitare di trovare nelle feci anche della sabbiolina. Ci si deve allarmare o si tratta di una cosa normale?

Sabbia nelle feci del neonato, è normale?

In linea generale possiamo dire che si tratta di una cosa abbastanza normale, che non desta grandi preoccupazioni. La presenza di sabbietta nelle feci è imputabile a diverse cose, tra cui la principale è il cibo ingerito. Questo tipo di situazione, infatti, si presenta per lo più durante la fase dello svezzamento. In genere, in presenza di sabbietta scura, solida e fine, si tratta di fibre alimentari, spesso della frutta e della verdura, non digerite, così come, nel caso si diano biscottini, potrebbe trattarsi di crusca. Non si tratta quindi di nulla di grave, semplicemente l’intestino del bambino non è ancora maturo fino all’anno per cui è facile che certe sostanze non vengano digerite, motivo in più per capire quanto sia sbagliato iniziare lo svezzamento prima dei sei mesi di allattamento minimo.

Quando preoccuparsi per la sabbia nelle feci

Ci sono invece dei casi in cui, senza allarmarsi, bisogna osservare il bambino e farlo controllare dal pediatra che opterà per gli esami più indicati per ciascun caso. Questo accade quando ci si trova davanti alla presenza di sabbiolina chiara. In questo caso potrebbe trattarsi di calcoli causati da una presenza eccessiva di calcio, niente panico e portiamo il bambino dal pediatra, nella maggior parte dei casi non è niente di preoccupante.

Quando la sabbia indica invece infiammazioni dell’apparato intestinale questa appare morbida come consistenza. Il pediatra può prescrivere delle analisi del sangue e ulteriori controlli.

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