…Farei oggi un secondo figlio?

Farei un secondo figlio appena sento lo sguardo di Francesco sul mio. Che mi fissa per avere un’attenzione e mi sorride a pochi denti con un viso che si illumina. La sua felicità, la spensieratezza con cui vive ogni attimo della nostra vita è uno di quei momenti che mi ricorda quanto è bello avere un bambino a casa ed essere madre.

E allora mi impegno a scegliere il sorriso più bello e semplice che ho, e spero che a lui arrivi sincero e forte, un sorriso che solo una madre è capace di dare.

Vorrei un secondo figlio quando ammiro i suoi progressi. Perché anche se non sono una di quelle mamme che considera Francesco perfetto so che una sua piccola vittoria è anche la mia.

E allora scopro quanto è bello captare i segnali di successo più ingenui, che raccontano le scoperte di un bambino curioso che ha tanta voglia di imparare dal mondo, dalle sue battaglie, dalle sconfitte e anche un po’ da chi ha attorno. Testardo come solo un figlio di isolani può essere, oggi che ha 18 mesi si incaponisce se non riesce a far girare una scatola di formaggini di carta, se la sua opera d’arte in costruzioni non rispetta la linea di colori che ha scelto. Distrugge, riprova, si impegna fin quando non ha imparato a impilare uno a uno i cubotti in legno. Poi capisce dov’è l’errore, e appena ottiene un piccolo risultato che per lui è magia, si applaude da solo, ride come un pazzo e sbatte all’aria una manina. Non contento della sua felicità mi guarda per condividerla insieme, io mi abbasso alla sua altezza e allargo le braccia. Prende la rincorsa e corre verso di me allegro e mi abbraccia dicendo “sciiiii”. Nel suo linguaggio di bambino di 18 mesi mi sta dicendo “guarda mamma, ce l’ho fatta, mi sento invincibile“.

In questi momenti, che durante la settimana capitano mille volte perché lui ha sempre voglia di imparare a fare qualcosa di diverso, ricordo a me stessa quanto è bella la vita con un bambino. Che vuole conoscere senza pregiudizi, che ama lottare senza arrendersi, che comunica a noi grandi tanti insegnamenti che mi lasciano attonita.

Farei un secondo figlio perché il tempo passa troppo in fretta e ora quando vedo un neonato di poche settimane ho ricordi vividi e sfocati insieme.

E allora mi piacerebbe sentire di nuovo sulla pelle l’adrenalina del parto, quella forte paura che avevo in quel momento, che mi dava tanta forza e angoscia insieme, che mi mostrava invincibile agli occhi degli altri mentre dentro avevo solo confusione e senso di inadeguatezza. Vorrei tanto riabbracciarlo per la prima volta subito dopo la nascita, sentire il suo primo vagito che ho fisso in mente, piangere e sentire quelle emozioni così forti e tristi.

Oggi so che con un secondo figlio farei scelte diverse, sarei diversa io. E vorrei vivere nuovamente la gravidanza anche per questo, per andare avanti nel mio cammino di vita, affrontare un nuovo percorso di crescita.

L’elenco potrebbe continuare all’infinito, vorrei essere madre per la seconda volta per tanti altri motivi. Così come non vorrei esserlo.

Non vorrei un secondo figlio perché mi sento stanca. Stanca di andare a dormire tardi perché lui non prende sonno. Stanca di essere sola a fare sempre tutto. Stanca fisicamente e mentalmente.

E allora penso ai giorni in cui ho la cefalea a grappolo e lui piange e non posso stare a letto in silenzio sperando che passi, ai momenti in cui per 24 ore stiamo da soli senza il papà e lui fa i capricci più terribili. Penso a quando mi fa male la schiena e ho dolori in tutto il corpo pur essendo e sentendomi giovane. O a quando vorrei mangiare una pizza calda, spalmarmi sul divano a guardare un film o a leggere un libro.

Non vorrei un secondo figlio perché ho paura. Paura di perdere quello che ho conquistato oggi, della routine che mi sono creata giorno dopo giorno. Dei ritmi che ora abbiamo costruito insieme e che mi permettono di aver un sano equilibrio.

Non vorrei un secondo figlio oggi perché il mio lavoro va alla grande e per arrivare oggi a certe conquiste ho lavorato anche il giorno che ho rotto le acque e non so se sarei capace di farlo ancora, ora che ho un bambino in casa da accudire.

La mia voglia di maternità si scontra principalmente con la paura. Senza vergogna, senza sentirmi meno madre so che affrontare una seconda gravidanza cambierebbe molte cose. Così come so che se oggi scoprissi di essere incinta probabilmente tutte le incertezze sparirebbero una volta abbracciato e stretto al cuore il mio secondo bambino, che diventerebbe la seconda gioia più grande della mia vita. 

22 commenti

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  1. A me non spaventa fare il secondo figlio. Mi Spaventa il ricominciare tutto da sola senza mamma (deceduta) e suocera e cognate (sono in altra regione)..x Gabriele nella gravidanza c era mia madre poi nel post parto abbiamo scoperto la sua malattia e quando il mio piccolo aveva 4 mesi e mezzo é morta…ho dovuto crescere uno scricciolo di pochi gg da sola e ripetere l esperienza mi terrorizza…mi sono sentita troppo sola. Ma se avessi ancora la mamma sicuramente lo farei il secondo! Dipende anche dagli aiuti che uno ha!

  2. L’amore vince sempre contro ogni paura….e difficoltà.. Oggi ho quattro figli.. Avuti con il cesario e avevo una paura tremenda… Ma mi ha sempre aiutata il signore che mi ha dato la forza e il coraggio …ho visto che fare dei figli è veramente un combattimento sopratutto di questi tempi…. Ma come ho già detto.. L’amore vince ogni ostacolo…. E sono felice di averli fatti…. Mi sento ricca.. Ma anche un forte senso di responsabilità per crescere questi ragazzi..!!