Avete mai sentito parlare del doudou per il neonato? Non è altro che un oggetto di transizione impregnato dell’odore della mamma che accompagna il neonato durante i primi mesi di vita. Scopriamo assieme le sue peculiarità.

Cos’è e come funziona il doudou per il neonato

Il doudou è il primo pupazzetto che viene regalato dal neonato. Il nome deriva dal francese “doux”, dolce, morbido. È quindi requisito fondamentale che sia morbido e confortante, come l’abbraccio della mamma. Deve essere privo di parti che si possono accidentalmente staccare come bottoni o piccoli dettagli e spesso ha la forma di una piccola copertina quadrata avente al centro una testa di animaletto o altro personaggio di fantasia.

Per adoperarlo nel migliore dei modi, la mamma dovrà portarlo un po’ con sé affinché si impregni del suo odore e poi darlo al neonato. Il doudou accompagna il bambino nei primi mesi di vita e spesso anche oltre perché anche i bambini un po’ più grandicelli difficilmente se ne separano. In commercio ne esistono di tanti tipi differenti ma tutti hanno una forma studiata appositamente per essere facilmente afferrabili anche dai più piccoli che ancora hanno poca dimestichezza con la coordinazione.

Non è necessario acquistare il doudou perché può essere semplicemente sostituito con un fazzoletto, una maglietta o una copertina di piccole dimensioni. È un oggetto di transizione che, grazie al suo odore di mamma, non fa sentire mai solo il neonato, nemmeno quando dorme nella carrozzina.

Le caratteristiche del doudou

In realtà qualsiasi oggetto privo di parti staccabili o che in qualche modo possano divenire un pericolo per la salute del bambino può diventare un perfetto doudou. Meglio scegliere oggetti realizzati in materiali naturali cotone, lana e tinteggiati con colori non tossici. Per impregnare bene l’oggetto con l’odore della mamma è meglio che la stessa lo tenga con sé la notte durante le ultime settimane che precedono la data presunta del parto. Il neonato così avrà il suo oggetto che profuma di mamma: lo consolerà e gli terrà compagnia quando starà nella carrozzina da solo.

11 commenti

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  1. Giovi non se ne separa mai, il suo si chiama Fili ❤️ e fa parte della nostra famiglia ormai!
    Noi l’abbiamo dato quando aveva 2/3 mesi dopo non l’avrebbe calcolato secondo me!