Dolce attesa: chiacchierare col pancione…

Mi sembra quasi di vedermi come se oggi fossi tornata indietro nel tempo, a quando ero in dolce attesa.

Sono pronta per andare a dormire con un pigiama che mi fa sentire ancora più goffa, e una pancia che dopo otto mesi sento sempre più mia. Il rito della notte è sempre lo stesso, così come le giornate. Non sono mai tutte uguali, ma quando hai una pancia che sta per esplodere segui delle abitudini che ti fanno sentire metodica, ti portano a rispettare tutto alla perfezione. Perché hai paura.
Hai paura che si rompano le acque all’improvviso.
Hai paura che succeda un imprevisto che non puoi calcolare.
Di smettere di sentirlo muoversi dentro di te o di partorire prima.

Arrivata all’ottavo mese il pensiero del parto è sempre più vivo e quotidiano, e anche se sei serena pensi e ripensi, e parli. Parli con la tua pancia. Parli con il tuo lui. Parli con il piccolo cuore che ti cambierà la vita.
Il rito della notte è quello in cui puoi dare libero sfogo a tutte le tue malinconie. Ai sogni che hanno bisogno di spiegazioni e alle emozioni forti.

Con quel pigiama che appena partorito sai che non metterai mai più, ti stendi sul letto abituata a una posizione ormai comoda e racconti al tuo bambino la giornata trascorsa. Gli chiedi come sta. Gli fai qualche carezza e ridi insieme a lui se ha il singhiozzo o balla dentro di te. E poi fai cadere qualche lacrima, che ti aiuta a sentirti più viva, e ti fa liberare di tante emozioni forti.

Le chiacchiere con la tua pancia ora che sei in dolce attesa sono diventate un rito bellissimo, di quelli che forse ti mancheranno di più quando ti sentirai svuotata.

A questo melone che ti fa compagnia da otto mesi gli racconterai di tutto.
Di quanto hai fame prima di addormentarti e di quanto sei stanca, del perché piangi in continuazione, di quanto ti senti sola pur avendo attorno a te tante persone che ti amano.
Gli parlerai come se fosse vicino in quel letto caldo, abbracciato a te con le mani avvolte sul tuo viso.
Gli parlerai con così tanta naturalezza come se lo conoscessi da sempre, se fosse il tuo bambino da una vita.

Saranno chiacchiere in dolce attesa romantiche e a tu per tu con la pancia tra risate, coccole, lacrime e grandi emozioni. Saranno momenti indimenticabili in cui la tua curiosità di conoscere il suo volto sarà tormentata da un susseguirsi di domande. E ti addormenterai ogni notte con il pensiero di come sarà la tua nuova vita quando lui sarà con te, non più dentro la pancia ma in braccio e vicino al tuo seno, accoccolato alla sua mamma.

Proverai a immaginare ogni singolo momento da neomamma senza sapere che quando lui nascerà ogni tuo pensiero emozionante sarà così unico e bello che diventerà insostituibile e raro, infinitamente più magico di quello che potessi pensare.

11 commenti

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  1. C’è chi dice che non ha senso avere nostalgia. Io sono come te (e come molte), e non mi vergogno a dirlo: avrò sempre nostalgia di quella reciproca appartenenza. Non è una contraddizione con l’amore folle di quando il bimbo è nato, è al seno, cresce, inonda la casa di versi, di giochi e di gesti. Ci sta tutto, il presente, il passato e il futuro, nel cuore di una mamma. D’altro canto è immenso.

  2. Io sono di 16settimane….gli parlo sempre visto che durante il giorno siamo a casa da soli..alla sera arriva il nostro futuro papy che ci accarezza il pancione…ancora pero ‘i calcetti non li sento non vedo l’ora di sentirne uno…so gia che il mio pancione mi manchera’….non vedo l’ora di sapere se sara’ maschio o femmina…amore…

  3. Sono in dolce attesa … alla ventiquattresima settimana… parlare con il mio pancione e sentire la mia bimba che mi ascolta e mi risponde con i suoi calcio è una sensazione bellissima… si penso che mi mancherà tanto..ma non vedo l’ora di averla tra le braccia…❤