Documenti dei bambini: gli obbligatori e i facoltativi

Una volta fatta la denuncia di nascita si devono produrre poi i documenti utili al riconoscimento del bambino.

Alcuni documenti sono obbligatori, altri invece si possono fare solamente in caso di necessità.

Vediamo assieme quali sono i documenti dei bambini indispensabili e come ottenerli.

Documenti dei bambini obbligatori da fare alla nascita

Codice fiscale

Il codice fiscale viene generato dopo la denuncia di nascita.

I genitori non devono fare niente al di fuori delle pratiche già sbrigate. Sarà l’anagrafe o il competente sportello dell’ospedale a trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate.

I genitori lo riceveranno a casa a circa un mese dalla nascita del bambino. In ogni caso, è sempre bene informarsi presso l’anagrafe del proprio comune di residenza.

Dopo aver fatto la denuncia di nascita del bimbo presso l’Ospedale oppure all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza, si riceve immediatamente un documento provvisorio di riconoscimento del bambino, chiamato certificato di nascita, che permette di usufruire fin da subito dei servizi necessari alla sua assistenza sanitaria.

Lo sportello dell’anagrafe del Comune andrà successivamente a compilare un modulo di richiesta di attribuzione del Codice Fiscale, attraverso l’apposito servizio di Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate. In questa fase, dunque, ai genitori non spetta alcun compito se non quello di dichiarare il riconoscimento del proprio figlio alla nascita. Sarà poi cura dell’Agenzia delle Entrate inviare la tessera del Codice Fiscale presso il domicilio o la residenza indicate dai genitori, che di solito richiede all’incirca un mese per la sua ricezione.

Tessera sanitaria

La tessera sanitaria permette all’individuo di accedere al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La prima tessera sanitaria ha validità di un anno anche se non si è iscritti a una ASL. Dopo un anno l’Agenzia delle Entrate invia a casa quella standard della durata di 6 anni. In questo caso, però, per riceverla il bambino deve essere iscritto al SSN.

Quindi i genitori devono iscrivere il piccolo alla ASL e scegliere il pediatra del bambino.

La richiesta può essere effettuata anche senza il codice fiscale del bambino, in quanto si provvede alla verifica di quest’ultimo tramite un software condiviso tra ASL, Comune e Agenzia delle Entrate.

Solo dopo la generazione del Codice Fiscale è possibile ricevere la Tessera Sanitaria. Questa viene prodotta in automatico e spedita direttamente dall’Agenzia delle Entrate presso l’indirizzo di residenza dichiarato dai genitori.

Documenti dei bambini facoltativi

Alcune pratiche burocratiche, pur non essendo obbligatorie, sono comunque molto utili se si prevedono viaggi o periodi di vacanza al di fuori della propria residenza. In tutti questi casi è necessario che il bambino sia dotato del documento d’identità oppure del Passaporto.

Carta d’identità

La normativa sulla Carta d’Identità dei bambini è cambiata molto negli ultimi anni; infatti, in seguito alla pubblicazione del Decreto Legge 70/2011 è possibile richiedere questo documento presso il Comune di residenza fin dalla nascita.

Anche se oggi non ci sono più limiti di età per ottenere la Carta d’Identità, è bene ricordare che la validità del documento dipende dall’età dei bambini: la carta d’identità rilasciata ai minori di tre anni ha validità di 3 anni. La carta d’identità rilasciata fra i tre anni e i diciotto ha validità di 5 anni.

Questi limiti servono a garantire l’aggiornamento della fotografia per il riconoscimento del minore.

Con la Carta d’Identità valida per l’espatrio il bambino può viaggiare liberamente in tutti i Paesi dell’Unione Europea, sempre accompagnato da un genitore o da un tutore, mentre per andare al di fuori dell’Europa è obbligatorio il Passaporto.

Se il bambino deve fare un viaggio (anche senza prendere l’aereo) deve fare la carta d’identità, che da 0 a 3 anni ha validità 3 anni. Successivamente e fino alla maggiore età di nostro figlio la durata sarà di 5 anni.

Per la carta d’identità, qualora sia la prima, è necessario che entrambi i genitori vadano in anagrafe in compagnia del minore portando:

  • tre fototessera a capo scoperto e con le orecchie visibili, uguali e recenti (non devono essere più vecchie di 6 mesi).
  • Se uno dei genitori non può presentarsi allora il genitore che si presenta in anagrafe deve avere il proprio documento, l’atto d’assenso del genitore assente e copia del documento d’identità di quest’ultimo.

Passaporto

A partire dal 2012 non è più in uso l’iscrizione del minore sul passaporto dei genitori, ma viene rilasciato un documento di viaggio individuale.

Mentre la Carta d’Identità va richiesta presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza, il documento del Passaporto viene rilasciato dalla Polizia di Stato.

Come nel caso della Carta d’Identità, anche per produrre il Passaporto è necessario il consenso di entrambi i genitori o eventualmente della presenza di uno solo, il quale deve portare con sé una dichiarazione scritta di assenso sottoscritta dal coniuge.

La domanda di rilascio può essere presentata direttamente in Questura oppure, se si preferisce evitare le code in ufficio, si può fissare un appuntamento attraverso il portale online della Polizia di Stato.

Il passaporto serve per viaggi in paesi al di fuori dell’Unione Europea. Il sito della Polizia di Stato fornisce tutte le informazioni necessarie su come ottenerle, ve le riportiamo in breve:

  • Modulo della richiesta di passaporto
  • Documento valido del minore (o autocertificazione)
  • 2 fototessera identiche e recenti
  • Marca da bollo da 73,50 €
  • Versamento di 42,50 € a nome del minore, mediante bollettino di conto corrente n. 67422808 intestato a: Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro.
    La causale è: “Importo per il rilascio del passaporto elettronico”.

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