Depressione post partum? Inizia in gravidanza!

La definizione depressione post partum, utilizzata per indicare la depressione che si presenta nel periodo successivo al parto, in molti casi non è del tutto corretta. È stato riscontrato che almeno 2 donne su 10 soffrono di depressione già durante la gravidanza.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, al Policlinico Umberto I si è tenuta una conferenza multidisciplinare dedicata al tema della salute mentale femminile, per sensibilizzare la collettività in merito alle problematiche legate alle patologie mentali e alla loro diagnosi.

Maternità e depressione post partum in gravidanza: quale legame?

Nel suo intervento, dal titolo “Maternità e Depressione“, la dottoressa Franca Aceti, responsabile dell’Unità di Igiene mentale e Relazioni affettive nel post partum dell’Università Policlinico Umberto I – Università La Sapienza di Roma, ha sottolineato come il termine depressione post  – partum non sia una definizione del tutto corretta.

Il termine più adatto per definire questo disturbo sarebbe depressione perinatale: “…Perché spesso c’è coincidenza tra la depressione durante e dopo il parto…”.

Sarebbero colpite dalla depressione, già durante la gravidanza, almeno il 20% delle donne.

Fattori di rischio per la depressione post partum

A determinare la comparsa della depressione già durante la gravidanza ci sono tutta una serie di fattori. La familiarità è sicuramente uno dei più influenti.

Ma anche la giovane età della madre, la poca serenità all’interno della coppia, i problemi economici, la mancanza di aiuto e di una rete sociale adeguata.

È stato riscontrato che almeno la metà delle donne colpite da depressione in gravidanza e nel post partum abbiano avuto una madre colpita dallo stesso disturbo.

Depressione post partum in gravidanza: la diagnosi precoce è fondamentale

La diagnosi precoce è importante in tutti i casi in cui ci si trovi di fronte a problemi di salute mentale, e a maggior ragione in caso di depressione perinatale.

Intervenire già durante la gravidanza per curare il disturbo, infatti, permette alla madre di affrontare meglio la fase successiva al parto, quando la presenza del bambino e gli sconvolgimenti provocati dal suo arrivo possono acuire il problema e rendere più difficile, e più lungo, il processo di guarigione.

Un commento

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  1. Io ci sono dentro in pieno ora…credo che bisognerebbe creare una figura che accompagna la mamma (qualora ne abbia bisogno) anche le prime settimane a casa…piangere di continuo, incolparsi di tutto e pensare d essere totalmente sbagliata… ti distrugge…