Cosa sapere sui vaccini contro la meningite

Vaccini contro la meningite: cose da sapere

I vaccini contro la meningite da meningococco attualmente disponibili sono tre: l’anti-meningococco C, l’anti-meningococco B e la tetravalente contro i sierotipi A, C,W135 e Y. La meningite è un’infezione delle membrane che avvolgono sia il cervello che il midollo spinale ed è quassi sempre innescata dal batterio chiamato meningococco. Può colpire a qualsiasi età ma è molto più diffusa fra i bambini al di sotto dei cinque anni d’età e fra i ragazzi compresi nella fascia d’età fra i 12 e i 21 anni d’età.

L’infezione da meningococco è molto severa ed è caratterizzata da una rapida evoluzione. Affinché la terapia con antibiotici abbia una qualche efficacia è indispensabile la tempestività della diagnosi ma a volte gli esiti sono comunque negativi.

Il vaccino contro il meningococco di tipo C

L’unica arma efficace di prevenzione è il vaccino che è disponibile solo per alcuni ceppi di meningococco. Il vaccino contro il meningococco C è gratuito in tutta Italia ed è inserito da anni tra le vaccinazioni raccomandate dal piano nazionale. Attualmente è prevista la somministrazione di questo vaccino a tutti i bambini che hanno un’età compresa fra  13 e i 15 mesi.

Il vaccino tetravalente: a chi è consigliato

Il vaccino tetravalente A,C,W135 e Y è disponibile solo da poco tempo e fino al momento è sempre stato raccomandato solo per le persone che si recano in paesi dove questi sierotipi di meningococco sono frequenti. Si può somministrare a partire dai due anni di età che ancora non hanno effettuato il vaccino contro il meningococco C.

Il vaccino contro il meningococco di tipo B

Invece, il vaccino contro il meningococco B è stato autorizzato solo a partire dal 2013. In alcune regioni è già gratuite mentre in altre rimane a pagamento. Si può fare a partire dai due mesi d’età anche in concomitanza con gli altri vaccini previsti nei primi anni di vita dei bambini. Questo vaccino protegge quasi contro il 90% dei ceppi di meningococco B e non ci sono dati certi sulla durata della protezione. E’ probabile che in futuro venga somministrata una dose aggiuntiva in età prescolare.

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