Come aiutare il nostro bimbo a fare amicizia?

Le relazioni di amicizia fra bambini sono fondamentali ed è necessario che fin da molto piccoli imparino a relazionarsi con i coetanei. A volte legami di amicizia che nascono in tenera età durano per il resto della vita e quindi è corretto dargli un giusto peso.

Come aiutare il nostro bimbo a fare amicizia

È possibile aiutare i propri bambini a relazionarsi nel migliore dei modi con gli altri?

Ebbene, i bambini hanno meno sovrastrutture mentali e hanno più facilità rispetto agli adulti di rapportarsi ai coetanei. Ciò nonostante, i genitori possono intervenire aiutando i propri figli a rimanere con gli amici anche al di fuori dell’ambito scolastico. Anche se alla scuola materna trascorrono quotidianamente molto tempo, i genitori si devono fare carico per esempio di organizzare merende assieme anche nel week end o di mettersi d’accordo con i genitori dell’amichetto del cuore per pianificare uscite tutti assieme nel tempo libero.

Fare amicizia: che aiuto possono dare i genitori

Durante l’età prescolare, i più piccoli iniziano ad essere incuriositi dagli altri bambini e sono naturalmente portati a interagire con loro. Alla scuola materna iniziano le prime vere amicizie e dai tre ai cinque anni possono trovare l’amichetto o l’amichetta del cuore.

In questa fase di crescita i genitori possono essere un valido supporto per stringere ancora di più i legami di amicizia organizzando pic nic assieme o escursioni di breve durata. In questo modo i bambini avranno modo di condividere assieme ai loro amici ma anche ai genitori delle belle esperienze che non faranno altro che consolidare il loro rapporto appena nato.

L’amicizia dei bambini, mai interferire troppo!

È necessario tenere sempre presente che aiutare i bambini nelle relazioni con gli amici non significa avere diritto di interferire in maniera pesante. Prestare attenzione a che il bambino non venga schiacciato dalla personalità dell’altro è opportuno ma per esempio invitare l’altro bambino quando il proprio figlio non desidera giocare con lui perché magari hanno bisticciato, è inopportuno e controproducente.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *