Chirurgia oculare: la preziosità della membrana amniotica

 La membrana amniotica è un tessuto proveniente dalla placenta ed è utilizzata in diverse branche della medicina moderna per “aggiustare” tessuti ed organi danneggiati. Particolarmente utile nel campo dell’oftalmologia, risulta un valido supporto e in alcuni casi un efficace sostituto, al trapianto di cornea (cheratoplastica). 

Membrana amniotica: una pratica medica poco conosciuta

Sicura ed efficace, non comporta rischi di rigetto e prima di essere utilizzata viene sottoposta ad importanti test che ne determinano la messa in uso. 

Non molto conosciuta come pratica, mi interessa personalmente poiché mia figlia ha subito di recente un trapianto di membrana amniotica e reperire informazioni o confronto con altri genitori è stato praticamente impossibile. 

Membrana amniotica: una speranza per i bambini con la vista compromessa

La membrana amniotica è un sottile strato di tessuto opaco della placenta dalle miracolose potenzialità che può restituire la vista a delle persone con un visus gravemente compromesso a causa di lesioni o  infezioni a carico della cornea (esempio Hhv7 – herpes7) e ha tra le sue qualità, la capacità di favorire la guarigione e la ricostruzione di tessuti gravemente lesionati (esempio gravi ustioni o cicatrici che rendono la cornea opaca). 

Il prelievo della membrana amniotica avviene attraverso un delicato processo da professionisti addestrati, direttamente in sala operatoria, durante un cesareo elettivo. Le donatrici per poter appunto donare i tessuti (placenta, membrana amniotica e cordone ombelicale) dovranno essere state selezionate in precedenza in base a dei fondamentali criteri: 

-sierologia negativa 

-neoplasie maligne o benigne negative 

-nessuna anomalia ecografica 

-nessuna malformazione e/o patologia a carico del feto 

-assenza di familiarità per malattie genetiche 

Dopo questi attenti test, se l’esito è favorevole, la membrana viene prelevata, trattata e crio conservata o congelata a -80° in una Banca degli Occhi, dove rimarrà fino all’utilizzo. 

Membrana amniotica in medicina per la riepitelizzazione o le lesioni oculari

Le proprietà della membrana amniotica si riferiscono al fatto che questa, ricca di cellule staminali, riesce a differenziarle in molte tipologie di cellule mature, adattandosi perfettamente alla ricostruzione e riepitelizzazione di vari tessuti, nei campi oculistici, dermatologici ed odontoiatrici. 

Uno degli usi più frequenti ed efficaci vede la membrana amniotica impegnata nel trattamento di lesioni oculari che hanno comportato una riduzione significativa del visus con cornea opaca e cicatrici irrisolvibili se non con un trapianto di cornea. Tuttavia in alcuni casi il trapianto stesso non è consigliato per l’alto rischio del rigetto o perché la superficie oculare è troppo danneggiata per poter ricevere la nuova cornea, quindi si trae rimedio nel trapianto di membrana amniotica. 

Le potenzialità in medicina della membrana amniotica

La membrana amniotica vanta diverse potenzialità: 

non è immunogenica ossia non implica reazioni immunitarie dal ricevente 

-possiede proprietà antimicrobiche 

-favorisce la comparsa dei fattori di crescita dell’endotelio 

-favorisce la comparsa di tessuto di granulazione (cicatriziale) 

Come avviene il trapianto di membrana amniotica e in cosa consiste 

Il trapianto di membrana amniotica consiste nell’impianto di una sottile striscia di pellicola (tessuto opaco) nell’occhio malato, ( dopo aver rimosso le parti compromesse) che ha lo scopo di far riattivare le cellule e migliorare la superficie oculare, cicatrizzando e curando le lesioni. La membrana viene fissata con una LAC (lente a contatto intraoculare rigida) e dei punti di sutura da rimuovere non prima di un mese. In genere la stessa membrana viene riassorbita in 30/50 giorni, periodo in cui i progressi sono palpabili da un giorno all’altro. 

Il post operatorio è abbastanza semplice previa l’astensione dai lavori che richiedono sforzo e  attività fisica. Nel post operatorio è consigliabile proteggere l’occhio con una conchiglia rigida protettiva ed eseguire alla lettera le indicazioni del chirurgo, per evitare infezioni, il rischio più comune. 

Per facilitare la guarigione verrà prescritto un antibiotico topico da utilizzarsi sempre con le mani appositamente lavate e disinfettate e con l’ausilio di garzette sterili, evitando di bagnare l’occhio fino a completa guarigione. 

I progressi saranno valutati dal chirurgo oculista dopo 3/6 mesi dall’impianto e ad avvenuta cicatrizzazione totale della membrana. 

In alcuni casi l’impianto della membrana amniotica da risultati talmente buoni da evitare un trapianto di cornea, con tutti i rischi che esso comporta.

In Italia il centro di riferimento per il trapianto di membrana amniotica in età pediatrica è il reparto oculistico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma (Palidoro).

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