Caffè in gravidanza: fa male? Qual è la dose consigliata?

La gravidanza è un momento della vita della donna molto speciale, in cui la futura madre mette completamente a disposizione il proprio corpo e le proprie energie per consentire una crescita adeguata ed equilibrata alla creatura che porta in grembo.

Vien da sé, dunque, che molte delle abitudini che la mamma metteva in atto prima, durante la gravidanza devono essere limitate. In alcuni casi non è consigliato praticare alcuni sport, bisogna seguire un regime alimentare corretto (e non mangiare “per due” come si credeva in passato) ed eliminare fumo e alcol. Tra le abitudini di molte donne italiane vi è certamente il consumo di caffè, spesso però sconsigliato dai ginecologi. Bisogna quindi eliminare del tutto la caffeina? È pericolosa per il feto? Scopriamolo assieme.

Caffè in gravidanza: sotto accusa l’alcaloide

Il sapore del caffè, in sé, non è da vietare alle future madri. Ciò a cui i medici e i ginecologi puntano il dito contro è la caffeina, un alcaloide naturalmente presente nella pianta del caffè (ma anche nel the, chiamato teina).

Questa sostanza, infatti, è responsabile di un eccitamento del sistema nervoso che si manifesta con una sensazione di abbattimento del sonno e della stanchezza. Oltre tutto ciò, è anche in grado di portare soddisfazione al cervello di chi assume la bevanda.

Tuttavia, proprio poiché il suo consumo è da associare a un eccitamento cerebrale, sono fortemente radicati nella storia i sospetti per cui questo composto potesse compromettere lo sviluppo e il benessere del cervello del feto. Per questo motivo, le nonne sconsigliavano vivamente di assumere caffè durante la gravidanza.

Caffè in gravidanza: il segreto è nelle dosi

Per fortuna, oggi il mondo dispone di tecnologie ben più sofisticate per evidenziare se un composto è pericoloso, e gli attuali risultati provengono da fonti autorevoli. In particolare, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha affermato che il consumo di caffè (almeno in generale) non è da vietare alle future mamme in dolce attesa. È vero, infatti, che alcuni studi sembrano correlare la caffeina a problemi in gravidanza, ma i dati disponibili sono insufficienti per affermare con certezza l’evidenza scientifica. Inoltre, per ottenere probabili effetti negativi si deve superare una certa soglia. Gli esperti consigliano di consumare in gravidanza al massimo 2 caffè al giorno, da bere in tutta tranquillità per la futura mamma.

Si consiglia di non superare questo limite non solo per evitare che insorgano problemi nei bambini, ma anche per scongiurare una perdita di sonno nella madre (la quale è certamente correlata a uno stress del bambino).

Future mamme, attenzione ai mix!

Sebbene sia ormai appurato che le donne in dolce attesa – salvo in casi particolari – possono assumere circa 2 caffè al giorno, è tuttavia doveroso prestare attenzione a un altro fattore: il consumo sinergico di bevande contenenti caffeina o simili. Il limite dei due caffè al giorno è valido se durante la giornata la donna assume solo questa bevanda come fonte di caffeina; non bisogna dimenticare, infatti, che anche il tè (sia nero che verde) contiene un alcaloide, così come alcune bevande gassate, come la cola. È fondamentale quindi prestare attenzione ai mix, per evitare di incorrere in abusi involontari ed inattesi.

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