Gli antibiotici ai neonati possono causare obesità in futuro

Quando si hanno bambini, bisogna prestare la massima attenzione alla loro salute e al loro benessere. Nel momento in cui subentrano malattie e ai piccoli vengono somministrati dal pediatra gli antibiotici per contrastare il disturbo, bisogna tuttavia non esagerare: secondo alcune ricerche, sembrerebbe che l’assunzione di antibiotici da neonato potrebbe esporre il bambino a un maggiore rischio di obesità più da grandi.

Antibiotici ai neonati e obesità: lo studio

Secondo alcune ricerche condotte presso la New York University dal microbiologo Martin Blaser, esisterebbe una correlazione tra l’utilizzo di antibiotici e il rischio di diventare obesi durante la crescita. Tale studio infatti ha focalizzato l’attenzione sulla penicillina, la quale però sembrerebbe non essere il vero problema. La causa infatti starebbe nel danno che essa stesa genera ad alcuni batteri buoni presenti nel tratto digestivo.

Le prime ricerche sono state effettuate sui topi mentre successivamente ne sono state condotte altre che hanno dimostrato che i neonati che assumevano antibiotici prima dei sei mesi erano più propensi a diventare obesi all’età di sette anni. Secondo il microbiologo dunque ci sarebbe un periodo di tempo nel quale la penicillina ha effetti maggiori sui batteri buoni e tale lasso di tempo è compreso tra i 6 mesi e i 3 anni.

Antibiotici ai neonati: cosa devono fare mamma e papà

Poiché questo studio si rivela piuttosto preoccupante, mamme e papà devono comprendere attentamente come comportarsi in tali circostanze per trovare la soluzione più adatta al problema. Innanzitutto è opportuno ricordare che i genitori non devono interrompere la somministrazione di un antibiotico se esso è necessario per la salute del piccolo. Gli antibiotici quindi, come ricorda il professore di medicina metabolica Naveed Sattar, devono essere assunti dai neonati sulla base di un bisogno clinico.

Per ciò che concerne l’obesità invece si applicano i più comuni e ormai conosciuti consigli sullo stile di vita da adottare. Martin Blaser sostiene però che se il bambino è affetto da una grave malattia è opportuno che prenda gli antibiotici mentre se essa è piuttosto superficiale bisognerebbe aspettare l’evolversi del disturbo per almeno due o tre giorni. Se dunque la malattia non da segni di volersi arrestare, dopo un opportuno controllo medico, è possibile a questo punto somministrare al bambino i dovuti antibiotici.

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