5 consigli per affrontare il nono mese di gravidanza

Il nono mese di gravidanza è il periodo più delicato della gestazione.

Tra dolori intensi e stanchezza all’eccesso, il corpo della donna si ritrova a essere più sofferente. La sciatalgia o gli acciacchi alla schiena, il gonfiore a piedi e gambe o le contrazioni uterine.

Affrontare il nono mese di gravidanza diventa una sfida con se stesse, l’ultimo scalino per arrivare al traguardo.

Il nono mese di gravidanza: interpretare la stanchezza

Perché così tanta stanchezza? Dipende dal cambiamento ormonale che subisce il corpo della donna e dai mutamenti nelle regioni celebrali che regolano i normali ritmi quotidiani quando non si è in dolce attesa.

A questo si somma la stanchezza accumulata per via del peso corporeo. Per una donna incinta al nono mese diventa difficile fare le scale, più impegnativo assolvere ai doveri della casa o occuparsi di altri figli.

In più la stanchezza del primo trimestre, nell’ultimo periodo si somma o si sostituisce, all’insonnia gravidica, di cui soffrono molte gestanti.

Il nono mese di gravidanza: capire i dolori

Durante le ultime settimane di gravidanza possono manifestarsi delle contrazioni preparatorie chiamate contrazioni di Braxton Hicks. Anche se non troppo dolorose se paragonate alle vere contrazioni del travaglio sono comunque fastidiose.

Aumentano i dolori al basso ventre, che molto spesso preoccupano la futura mamma, ma anche la  debolezza e i capogiri, la nausea o l’acidità di stomaco, il  mal di testa, le gambe gonfie e la pancia dura. I sintomi e i dolori sono diversi da donna a donna ma sono tutti poco piacevoli e rendono l’ultimo mese di gravidanza più complicato e pesante.

5 consigli per affrontare al meglio il nono mese di gravidanza

Come superare le fatiche e le settimane interminabili del nono mese?

  • Più cura del proprio corpo: si a massaggi rigeneranti e a bagni rilassanti. Questo perché rallentare i ritmi per dedicarsi alla propria bellezza aiuta a sentire meno il peso degli ultimi giorni di gravidanza; il che significa che sono aboliti tutti i lavori pesanti ma altamente consigliati tutti quei momenti dedicati alla cura di sé.
  • Più cura per il movimento: fare movimento nell’ultimo periodo di gravidanza è un grande aiuto per velocizzare il momento del travaglio e far aprire il collo dell’utero. Non è necessario iscriversi in palestra. Un’uscita a piedi con un’amica, un gelato senza spostarsi in macchina. Le passeggiate aiutano a fare stare meglio le gambe e la circolazione, ma sono un toccasana anche per la mente. Chiudersi in casa fa crescere la tensione per il parto; al contrario distrarsi permette di staccare la spina dalle preoccupazioni.
  • Più cura per il riposo quotidiano: se non si dorme la notte perché la pancia inizia a fare balletti e acrobazie concedersi tanti riposini durante il giorno aiuta a stare meglio. Durante il nono mese è bene non tirare troppo la corda. Dormire e riposarsi agevola la serenità mentale.
  • Più cura per l’alimentazione: attenzione a tutto quello che fa male per la digestione. Pasti leggeri e ripartiti in orari diversi fanno vivere meglio il rapporto con il cibo. Al contrario, abbuffarsi per sconfiggere le ansie del parto imminente danneggiano il fisico. Inoltre, se la donna è quasi pronta per partorire, con lo stomaco leggero affronta meglio il travaglio.
  • Più indifferenza verso i pareri altrui: ascoltare i pareri di tutti, ricevere consigli gratuiti sul parto è dannoso. La futura mamma al nono mese di gravidanza ha bisogno di non pensare troppo a che cosa accadrà quando romperà le acque. Non è necessario conoscere dettagli e sapere di dolori e stanchezze ma deve vivere quei giorni con spensieratezza e serenità.

10 commenti

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  1. Che bello l’ultimo mese di gravidanza!! L’attesa, il sapere che manca poco, l’emozione.. Godetevelo perché è magico e nonostante le paure e i vari doloretti vi mancherà tantissimo.. Soprattutto il pancione!! ❤️❤️

    • Cara Imma, al nono mese capita spesso di sentire la pancia dura e di provare una sensazione di stanchezza più forte del normale. Ovviamente, noi consigliamo sempre di sentire il medico se qualcosa desta qualche sospetto: meglio un controllo in più, che uno in meno 🙂